Questo è stato per i ragazzi delle terze medie dell’Istituto Comprensivo, per i loro insegnanti, per gli amministratori dei nostri Comuni, il viaggio di istruzione svoltosi dal 7 all’11 aprile e che ha avuto come mete Asiago e alcune delle più importanti città venete. Per quanto città come Verona, Vicenza e soprattutto Venezia abbiano indubbiamente i loro meriti artistici, culturali e turistici, il “clou” del viaggio è stata sicuramente Asiago.
Grazie all’opera instancabile del Luogotenente della Brigata Sassari Antonello Pinna, che da tempo cura la divulgazione e la memoria storica delle gesta dei Sassarini durante le battaglie della Grande Guerra, la comunità Asiaghese ha stretto con la nostra un patto di amicizia, allargato alle rispettive scolaresche e suggellato ufficialmente da incontri e scambio di doni tra ragazzi, amministratori e responsabili delle istituzioni scolastiche.
Non solo gita, quindi, ma l’occasione per portare i ragazzi a “vivere” quegli avvenimenti in modo più partecipe e meno sterile di quanto si faccia sui libri di Storia , di dare corpo e significato alle lezioni e allo studio fatto a scuola, calandosi nei luoghi, immergendosi tra i reperti, respirando l’aria di quell’altipiano, teatro di durissimi scontri che vide tanti soldati sardi caduti, molti dei quali provenienti dai nostri paesi, e che ora ne raccoglie le spoglie.
Grazie alla determinazione degli insegnanti, degli amministratori comunali e del Luogotenente Pinna, che prima ci ha trasferito le sue conoscenze durante il percorso di studio a scuola, e poi la sua passione, facendoci da guida nei giorni di permanenza nella cittadina veneta, possiamo dire di aver vissuto un esperienza che ha dato modo di riflettere sui valori che in tempo di guerra emergono e restano scolpiti negli animi: pace, solidarietà, amore per la propria terra, e tanto altro ancora. Valori che ogni uomo, in ogni tempo e circostanza, deve porre a fondamento della propria esistenza. È quello che auguriamo ai nostri ragazzi: che ogni giorno sperimentino la gioia di vivere in armonia e di saper accettare l’altro, il diverso, vedendolo come una ricchezza e non come un motivo di divisione.
"Di che reggimento siete / fratelli? / Parola tremante / nella notte / Foglia appena nata / Nell'aria spasimante / involontaria rivolta / dell'uomo presente alla sua / fragilità / Fratelli"
Giuseppe Ungaretti