
Mercoledì scorso all’Hotel Caesar’s di Cagliari si è tenuto il convegno che ha sancito l’avvio delle attività del progetto P.O.R. denominato “Laboratorio Scientifico Itinerante” che vede la ns. scuola nel folto gruppo di quelle interessate alle attività del progetto e guidate, nella rete regionale dal Liceo Scientifico Michelangelo di Cagliari. Per la nostra scuola erano presenti il Dirigente e l’insegnante referente.
Il progetto si prefigge lo scopo di innovare stabilmente la metodologia dell’insegnamento della matematica e delle scienze portando in classe la sperimentazione e l’evidenza dei fenomeni scientifici, indotta dalle esperienze pratiche e dirette, come elemento motivante e caratterizzante questo tipo di apprendimenti.
Al di là dell’interesse intrinseco dato dall’entusiasmo di poter partecipare ad un progetto tanto ambizioso, l’attenzione è stata catalizzata dalle relazioni di illustri relatori come il Prof. Tagliagambe che ha introdotto importanti elementi di filosofia e di metodologia didattica delle scienze, la Prof.ssa Formato, dell’Università di Sassari (che insieme alla prof.ssa Polo dell’università di Cagliari sarà tra i formatori dei ns. insegnanti), che ha presentato importanti novità nel campo degli studi sulla genetica, fino all’intervento appassionato e affascinante del Prof. Pegna (dipartimento di Fisica, della Facoltà di Scienze MM. FF. NN. dell’Università di Cagliari - www.pegna.com/page015.htm ). Quest’ultimo, proprio nell’intento di mostrare quanto possa essere interessante e coinvolgente l’insegnamento delle scienze, ha ammaliato la platea con singolari e avvincenti esperienze di elettromagnetismo, elettrostatica etc. che hanno tenuto desta l’attenzione e suscitato la curiosità per l’approfondimento. Esattamente come dovrebbe succedere nelle nostre classi e con i nostri alunni.
Ora partiranno nelle scuole le attività di formazione e successivamente le attività itineranti che coinvolgeranno alunni, insegnanti e perfino tutta la popolazione, con giornate in piazza dedicate alla divulgazione delle scienze attraverso le attività del laboratorio itinerante.
A breve saranno disponibili nel sito del progetto http://www.scienceontour.it/ le relazioni e i materiali presentati. Per il momento è possibile trovare diversi spunti di lavoro e di approfondimento, oltre che nel sito segnalato del prof. Pegna, nel sito www.mce-fimem.it/sardegna/educazionescientifica a cura dei Professori Nino Martino e Rinaldo rizzi dell’MCE.
Insomma, finalmente potremo dire che, anche studiando ci sarà da divertirsi!
Il progetto si prefigge lo scopo di innovare stabilmente la metodologia dell’insegnamento della matematica e delle scienze portando in classe la sperimentazione e l’evidenza dei fenomeni scientifici, indotta dalle esperienze pratiche e dirette, come elemento motivante e caratterizzante questo tipo di apprendimenti.
Al di là dell’interesse intrinseco dato dall’entusiasmo di poter partecipare ad un progetto tanto ambizioso, l’attenzione è stata catalizzata dalle relazioni di illustri relatori come il Prof. Tagliagambe che ha introdotto importanti elementi di filosofia e di metodologia didattica delle scienze, la Prof.ssa Formato, dell’Università di Sassari (che insieme alla prof.ssa Polo dell’università di Cagliari sarà tra i formatori dei ns. insegnanti), che ha presentato importanti novità nel campo degli studi sulla genetica, fino all’intervento appassionato e affascinante del Prof. Pegna (dipartimento di Fisica, della Facoltà di Scienze MM. FF. NN. dell’Università di Cagliari - www.pegna.com/page015.htm ). Quest’ultimo, proprio nell’intento di mostrare quanto possa essere interessante e coinvolgente l’insegnamento delle scienze, ha ammaliato la platea con singolari e avvincenti esperienze di elettromagnetismo, elettrostatica etc. che hanno tenuto desta l’attenzione e suscitato la curiosità per l’approfondimento. Esattamente come dovrebbe succedere nelle nostre classi e con i nostri alunni.
Ora partiranno nelle scuole le attività di formazione e successivamente le attività itineranti che coinvolgeranno alunni, insegnanti e perfino tutta la popolazione, con giornate in piazza dedicate alla divulgazione delle scienze attraverso le attività del laboratorio itinerante.
A breve saranno disponibili nel sito del progetto http://www.scienceontour.it/ le relazioni e i materiali presentati. Per il momento è possibile trovare diversi spunti di lavoro e di approfondimento, oltre che nel sito segnalato del prof. Pegna, nel sito www.mce-fimem.it/sardegna/educazionescientifica a cura dei Professori Nino Martino e Rinaldo rizzi dell’MCE.
Insomma, finalmente potremo dire che, anche studiando ci sarà da divertirsi!
Se c'è amore per l'uomo, ci sarà anche amore per la scienza
(Ippocrate)
5 commenti:
Senz'altro molto interessante il progetto. Nella mia pur sempre relativa e modesta esperienza lavorativa nella scuola, e in tutti i paesi dove mi son trovato ad operare, ma anche al di fuori della scuola come istituzione, avevo capito da subito che se non si creano i presuposti di metodologie accativanti che creano prima di tutto interesse e curiosità in chi ascolta e segue, difficilmente si ottengono risultati positivi. Interessanti quindi le prospettive e......speriamo non siano.....come purtroppo spesso è accaduto nella scuola italiana......specchietti per le allodole a carattere politico.
Dici cose sagge Rolando. Mi permetto di aggiungere che la professionalità dei docenti, impegnati in una sfida posta dal nuovo contesto che spinge al cambiamento, sarà determinante per non farsi abbagliare dagli specchietti. E non perdere di vista, quindi, i nostri ragazzi e le loro esigenze.
Ritengo che sia di fondamentale importanza attivare un corretto insegnamento delle scienze in giovanissima età.
Sicuramente non per riempire le fragili testoline di nomi difficili e di nozioni astruse: sarebbe il modo migliore per rendere antipatica la scienza. Penso che sia invece più importante insegnare a scoprire il mondo, stimolando la capacità di usare il metodo scientifico per verificare ipotesi attraverso le attività pratiche e gli esperimenti. E non certamente sulle pagine di libri, o solo guardando documentari e fotografie.
Quando si cerca di capire perché i bambini di oggi abbiano perso l’entusiasmo e la curiosità per il sapere, spesso qualche risposta la troviamo proprio tra le mura scolastiche, quando il piacere della scoperta viene sostituito dal dovere, noioso, di mandare a memoria pagine di nozioni, spesso inutilmente complicate.
Le nozioni sono certamente importanti, ma la maggior parte di esse potrà essere appresa anche più avanti. I bambini devono invece essere i protagonisti delle osservazioni, della formulazione di ipotesi, dei confronti dialettici, della preparazione ed esecuzione di esperimenti. Insegnare la scienza "attiva" è una sfida complessa, ma l'insegnante, con la guida di esperti, se necessario, sarà capace di accompagnare gli alunni in questo viaggio preparando per loro strade coivolgenti e attraenti da percorre con entusiasmo.
La scienza non fa veri progressi se non quando una verità nuova trova un ambiente pronto ad accoglierla.
Pëtr Kropotkin
Mi piace molto il progetto nel quale siete inseriti come I.C. Trovo che nel nostro modo di insegnare ci sia ancora un taglio troppo contenutistico e poco coinvolgente. In molte, troppe realtà, manca lo stimolo alla ricerca-azione e allo sviluppo del pensiero critico e divergente. Io insegno lingua italiana, ma sono cosciente dell'importanza della trasversalità nella costruzione del sapere e abbraccio fortemente il pensiero di Edgar Morin, quando sostiene che...“L’essere umano è nel contempo fisico, biologico, psichico, culturale, sociale, storico. Questa unità complessa della natura umana è completamente disintegrata nell’insegnamento, attraverso le discipline”.
Come insegnante vivo una continua tensione alla ricerca della metodologia più idonea per formare "teste ben fatte"...
A proposito di metodologia, cari colleghi, mi piacerebbe sapere come vi state organizzando riguardo alle attività laboratoriali riferite alla deliberazione regionale 47/29 del 22/11/07 che nelle linee guida spingono nella direzione della ricerca metodologica.
ps. mi scuso per l'abuso del termine... metodologia.
non conosco tutti i dettagli del progetto, ma come tutti gli insegnanti credo che i ragazzi studino e si formino veramente se amano ciò che fanno. Ben vengano quindi queste iniziative, dal momento che spingono i ragazzi ad affrontare con entusiasmo la scoperta e la conquista dello studio visto come un percorso interessante e, quindi, produttivo.
Posta un commento